L’Autore di Ricordi
Mario è un ventiseienne studente d’Ingegneria ma che si sente musicista e poeta. Sandra, sposata, libraia trentacinquenne è una donna estremamente sensibile e sua musa ispiratrice.
Questo libro è la cronaca della loro storia, dolorosa e incredibile, in quanto non-storia, perché descrive il più pieno e concreto degli amori mancati, un sentimento scritto più che parlato, sognato più che vissuto.
Il ricordo di Sandra accompagnerà Mario nel suo disperato esilio interiore e geografico, ma gli basterà, infine, un decennio di profonda meditazione per ritornare a pretendere la felicità perché troppo lo rattrista quello che egli stesso dice della propria vita: “Quando ero un ragazzino sognavo, speravo, immaginavo una donna-poesia, una donna per cui scriverle fosse descriverla, rappresentarle le mie emozioni, offrirle dei fiori di versi. Adesso da adulto vivo nel suo delicato e sofferente, dolce e doloroso ricordo. Nel tempo trascorso tra queste mie due epoche, nella vita vissuta tra queste mie diverse età, si è verificato l’incredibile, l’improbabile, il miracoloso evento d’averla incontrata”.
Eppure, dopo il suo rientro di speranza, dopo essersi riavvicinato al profumo delle emozioni e dei sentimenti sognati, il finale del libro mostrerà una verità amara per entrambi i protagonisti.
non te lo invio, mille caratteri sono pochi ne ho 3000 e nn voglio spezzarli ciao
commento in più parti
Ciao Santolo, ecco il mio parere sul tuo libro:
cominciamo con la copertina: azzeccatissima e stupenda… hai scelto tu?
La stampa e l’impaginazione…. “una chiavica”…. potevano stampartelo meglio e stare attenti a dove finivano i punti, le virgole e soprattutto i punti interrogativi ed esclamativi.
Lo stile… per me perfetto, ( sono sempre tua cugina!) mi sei piaciuto; ciò che ho apprezzato di più è la tua buona capacità di descrivere emozoni, sensazioni, stati d’animo e sentimenti… non è mai facile trovare parole appropriate, non ripetitive e non banali per parlare e descrivere la sfera dei sentimenti. Tu sei stato bravo, mai ridondante, mai noioso, ma puntuale e chiaro. Complimenti veramente!
Il romanzo è scorrevole, piacevole e sereno nella lettura, incuriosisce abbastanza e generera aspettative sul finale. Riflettendo sulla tua capacità descrittiva, mi viene di suggerti, se mi permetti, qualche testo di E.A. Poe oppure di Hemingway, potrebbero piacerti, secondo me, io li trovo stupendi. Prova e mi farai sapere.
A proposito del finale, ci sono rimasta male… avrei voluto che un usuraio, una malattia, un incidente, il divorzio, separasse la “bella” dalla “bestia” e che trionfesse, timidamente, il “principe azzurro/Mario”….ma sono una romantica …. vorrei che tutto, dopo lunghi travagli, finisse sempre bene, invece la vita non è così, si va avanti… nonostante tutto…
Le poesie… non voglio tirarla per le lunghe, soprattutto io che le poesie le scrivo e dopo un mese le butto,… ma per caso ti piace, un poco poco, Neruda? E sei amico intimo di Leopardi? Belli i tuoi versi! Ma sconsigliati a chi sta depresso, si taglierebbe le vene. Scusa ma la sincerità è d’obbligo!
Cosa ho provato: questo lo devi sapere! Ho iniziato una bella domenica, in spiaggia, a leggere il tuo libro, arrivata a pag. 35 l’ho chiuso, l’ho sigillato nella busta, e l’ho, accuratamente, messo sul fondo della borsa, lì è rimasto per 10gg; il perchè di tale allontanamento?
Mi ha fatto stare male! Mario indubbiamente ti somiglia, è inutile ribadire che, secondo me, hai tratto molto dalla tua vita privata e dalle tue esperienze, e in molti punti, mi sembrava, di vederti lì, dinnanzi ai miei occhi, a vivere quelle sofferenze interiori; l’allontanamento dalla famiglia, dagli amici, la morte del padre, il lavoro … ho provato fastidio e dolore, perchè associavo quei sentimenti a te, e non volevo viverli, pensarli, non sopportavo l’idea che una persona, a me cara, soffrisse. Quando sono riuscita a liberarmi da quell’angoscia, provocata dalle prime 35 pagine, ed a leggere il romanzo, separandolo da te cugino, sono riusciuta ad andare avanti con la lettura, serenamente; ed è stato coinvolgente.
Per me lo è stato perchè conosco, fin troppo bene, i sentimenti e i dolori del protagonista, quindi è stato facile identificarmi nel persoggio e quindi farmelo piacere, … ma al di là del trasporto emotivo, dovuto a esperienze vissute, mio malgrado, posso dire che avvicinarsi a questa lettura è stato gradevole ed emozionante e non lo consiglierò solo perche è “l’Opera Prima” di mio cugino, ma perchè è una storia di purezza di sentimenti che va ricordata, raccontata, e apprezzata, soprattutto, perchè nella vita reale succede davvero.
In pratica mi è piaciuto, ho scritto 578 parole, ma volevo solo farti i miei complimenti, è una bella “Opera Prima” e spero tanto di leggere, al più presto, tante altre tue belle opere; è sott’inteso che appena torni giù voglio la dedica e l’autografo. Grazie per il tuo lavoro.
Con affetto tua cugina
Luigia Chianese
scusa ma è diviso in 6 parti perchè il mio commento è di circa 3000 caratteri spazi inclusi
ciao
Ciao Santolo,
questa è una bella opportunità per dirti che il tuo libro l’ho letto d’un fiato, (te l’ho anche scritto e abbiamo riso insieme )una mattina in spiaggia, era così accattivante che mi sono bruciata, senza accorgermene, sotto il sole cocente per arrivare fino in fondo.
Il tuo modo di raccontare i protagonsti è così reale che sembra quasi di averli davanti e di seguire gli eventi in prima persona. La purezza dei sentimenti che i due hanno provato è raccontata con tanta semplicità che diventa quasi irreale immaginare che possa esistere un rispetto reciproco così forte da frenare la pur minima iniziativa. Complimenti Santo, sei un grande e meriti tanto.
Troppo di parte quello che ho detto? E’ vero che sono una tua ammiratrice, ma quello che ho scritto è la verità.