Una tribù all’ombra delle foglie di coca / Per una nuova cultura del territorio
Una tribù all’ombra delle foglie di coca è la narrazione vivace di un racconto di esperienze vissute da persone toccate da problemi difficili di tossicodipendenza e carcere, che decidono, guidati da un operatore sociale del Ser.T
( l’autrice), di dar vita ad un’esperienza nuova per ricostruire la loro vita.
Il libro nasce da un’esperienza condotta per 10 anni, all’interno del Ser.T di Viareggio – servizio per le tossicodipendenze – e mira a condurre il lettore in un’avventura che, come allora per gli ‘indios’ delle tribù del XVI secolo, si svolge in una giungla, ma quella odierna: fatta di intrighi e sclerotizzazioni che rivestono il tessuto istituzionale dei servizi socio-sanitari.
Solo all’ombra del Parco La Fenice ( un’area verde dismessa e degradata, riqualificata dal gruppo nel Parco La Fenice), questi indios (i drogati di un Sert – tribali – perché ancora poco ‘civilizzati’) crescono e manifestano la loro cultura, appartenente ad un’altra civiltà: quella degli esclusi. Essi, ascoltati dignitosamente, come narra il racconto dell’esperienza, sprigionano la loro bellezza, disegnando una civiltà fatta di profonda umanità, di speranza, fantasia e creatività.
Il Parco La Fenice : il luogo che prima era destinato allo spaccio di droga – precedentemente Parco della Rotaia per la vicinanza alla linea ferroviaria Viareggio-Lucca – ora diviene il luogo dell’ombra, cioè il luogo dove le persone, come la tribù, possono crescere indisturbate, quasi un ritorno immaginario alle foreste verdi incontaminate prima della colonizzazione degli Spagnoli nel sudamerica. Rinascere a nuova vita attraverso la cultura, quella linfa vitale che pervade la tribù, la sua forza ideativa, creativa, fantasiosa, lontana dagli schemi freddi e burocratici dei servizi socio-sanitari e del vivere quotidiano.
Al libro è stato è stato conferito il Premio Speciale all’interno del Concorso Internazionale di narrativa e poesia, XIII Edizione, indetto da ACSI “Firenze Capitale d’Europa”.