Verso la fine dell’economia: apice e collasso del consumismo

Un sistema economico fondato sulla crescita illimitata della produzione sta spingendo l’intera umanità verso il collasso a causa dell’esaurimento delle risorse naturali del pianeta. A peggiorare l’attuale crisi economica concorrono tutta una serie di ulteriori crisi (energetica, agricola, delle materie prime minerarie, delle risorse idriche, socio-demografica e ambientale), troppo spesso ignorate dall’opinione pubblica. Quelli che ci attendono sono tempi difficili, in cui si intensificheranno ancora di più le tensioni e i conflitti per l’accaparramento delle ultime risorse naturali e dove, in un mondo sempre più indebitato, sono aumentate le pressioni per raggiungere la chimera della crescita infinita.

Per evitare il sempre più probabile tracollo dell’intera nostra società (che non riuscirebbe a reggere a lungo l’incapacità di veder crescere la produzione materiale) occorre un radicale rovesciamento dei valori correnti che dovranno necessariamente essere compatibili con l’ambiente. La teoria della decrescita offre la possibilità di evitare la catastrofe riportando l’uomo – e non più l’economia – al centro dell’agire umano.

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