Libra

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20 Agosto, 2009
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“Libra” è una raccolta di poesie sulla vita, sui contrasti che animano la nostra storia nel mondo. E’ una raccolta sull’imperfezione, sul limite di ognuno, il cui riconoscimento è l’ unica chiave di accesso alla libertà e alla leggerezza dell’anima.
“Libra” non è l’equilibrio apparente della bilancia, “Libra” è libertà, luce, pacificazione con l’intima natura del sè.
La maggior parte delle poesie di “Libra” sono la condensazione di un’esperienza, di un sentire e sono nate come prose poetiche.
Da un lavoro di lima, eliminando la materia in eccesso, sono nate queste liriche. Brevi, come il sentire, di una musicalità falsamente armoniosa, come l’infanzia perduta e poi ritrovata.

Liriche d’amore

Il senso del tempo che passa, il sapiente uso delle immagini, tese a regalare fotografie dell`anima, sono le prime sensazioni stimolate dalla lettura delle liriche di Francesca Panzacchi. La paura di non riuscire a cogliere al pieno le sfumature della vita è lo stimolo a godere di ogni regalo della natura e del destino. Alla lucida accettazione del dolore, frutto di un riverente fatalismo, fa da contraltare il rifugio in ricordi ristoratori, destinati a cedere il passo alla speranza e alla ricerca di un ago, per pungersi e sentirsi vivi…e il filo è l`amore.

Gianluca Ruggeri – Docente di Psicologia dell`Arte e della Letteratura, Università di Bologna.

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Ho un incontro di lama per te

Ci sono legami indissolubili, che sopravvivono anche alle più dogmatiche delle distanze.
Cuori che garriscono nel brulicare cronico delle metropoli.
Storie detonanti, che a volte però incespicano.
Frankie ed Elis si appartengono fin dall’adolescenza, ma il loro divenire è una gimkana tra levóri rappresi e terzi incomodi.
Questo romanzo sgorga dagli anfratti del presente. È un irresistibile viaggio nelle venature della passione, scandito dal ritmo della prosa allucinata dell’autore.

 

Il Condominio

Il primo romanzo d’amore e rock scritto dalla sorella di Massimo Riva,
storico chitarrista di Vasco Rossi.

«Mi ripresi la mia libertà. E ingoiai un paio di aspirine».

La spasmodica ricerca, più che di un fidanzato ideale, di un fidanzato anche non tanto ideale, basta che sia.
Claudia riva, sorella dello storico chitarrista di Vasco Rossi scomparso nel 1999, con ironia e delicatezza ci trasporta in un mondo fantastico nel quale, attraverso l’aiuto di un fantomatico architetto e di un team composto da muratori, carpentieri, ingegneri e imbianchini immaginari, costruisce il suo condominio dell’amore.

«L’amore è come un condominio. Sovrastante, con base irregolare, antisismico, registrato in catasto.
Devi pagare l’Ici e chiedere autorizzazioni. È di tua proprietà. È quello che ti rimarrà, è quello per cui tutti ti ricorderanno. È tuo dovere denunciarlo all’antiterrorismo, sborsare tasse, saldare penali.
Mattone dopo mattone, ti cresce sotto i piedi, nel mio caso sotto i tacchi.
Ti graffia, è ruvido. È la tua casa».

Ogni piano un fidanzato. Ogni fidanzato la porta verso un altro, ogni fidanzato la solleva verso l’alto.
E così che si passa dal “piano terra senza cortile” al “prmo piano con ampio terrazzo” e poi su su ancora verso “i sesto piano investimento per la vita” e, last but not least, addirittura a un “attico”.
Un riff di parole per raccontare esperienze adolescenziali, storie di amore vero e amore pensato, amicizie, storiche bevute, concerti del Komandante, viaggi e lacrime.
Perché, ebbene sì, anche le cattive ragazze hanno un cuore.

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La vendetta di un angelo bianco

Tra storia e fantasia si percorrono gli eventi, così come visti dall’autore, che condussero alla battaglia di Teotoburgo. Essa segnò di fatto la fine dell’espansionismo dell’impero romano. In effetti segnò la divisione tra latinità e germanicità.

Dopo la morte di Erode, la Palestina del 4 d.c. è percorsa da una rivolta fomentata dalla setta degli zeloti. Il console di Syria Publio Quintilio Varo, soffoca il malcontento con la crocifissione di duemila zeloti. Nei pressi di Jerusalem nel villaggio Emmaus i suoi uomini si lasciano andare alla peggiore barbarie. Vittima della brutalità e bestialità dei legionari una principessa assira: Tara. In Pannonia intanto I due Batone e Pinnes muovono contro Roma dando avvio alla rivolta Pannone che verrà sedata da Tiberio in persona. Tra le fila delle legioni impegnate spicca Arminio principe cherusco. Tara, salvata dalle fiamme dal suo fedele servo Aran e curata dal viandante ebreo Simeone in cerca dei propri figli, torna a Nisibis. Figlia di un popolo dalle leggendarie origini spartane, la principessa medita, prepara e persegue una vendetta che la porterà nella Roma di Augusto, risalirà l’Italia fin su in Germania dove Varo è stato mandato a governare. Arminio, sconfitti i pannoni, torna come generale e cittadino romano in Germania dove troverà una terra percossa dalle mira predatorie di Varo sotto cui presterà servizio. La battaglia di Teotoburgo metterà fine al predominio romano di quelle terre, insieme alla vita del console Varo.

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Arlys

Questa è la storia di Arlys figlia dei Draghi.
Dopo aver perso la propria compagna, la creatura dalle enormi ali argentate piange e da una sua lacrima nasce una fanciulla speciale, il cui destino è già scritto nel tempo: Arlys dovrà trovare la propria strada e scoprire che può salvare i Draghi e gli Uomini da un nemico sconosciuto grazie a un miracoloso potere di guarigione. E il dono che la natura le ha regalato deve essere messo al servizio delle creature più indifese. Attraverso un viaggio per mondi fantastici, accompagnata dall’amico furetto Perché e da una strana e goffa creatura, l’Orogallo, Arlys, tra mille peripezie, riuscirà a ricongiungersi al padre e a mettersi a disposizione delle forze del bene.
Una fiaba tenera e delicata, che vi prenderà per mano e vi farà scoprire che il viaggio di Arlys è il viaggio che ognuno di noi deve intraprendere alla scoperta del proprio Io e delle proprie risorse nascoste.
Si tratta di una fiaba per bambini ed adulti, nella quale il tema della ricerca spirituale si esprime in forma giocosa ma profonda e ricca di contenuti simbolici.

La Portatrice d’Acqua

Il titolo del racconto è La portatrice d’acqua.
Questa prefazione è brevissima perché ritengo che deve essere il contenuto del libro, le emozioni che promana, a presentare il libro stesso, senza la presunzione di spiegare ai lettori cosa devono capire, visto che ognuno vede i personaggi e la storia che legge per mezzo della propria immaginazione.
In una mattina di primavera, arredata con la nebbia che proviene dal mare, nel caffè turco più antico del mediterraneo (ad eccezione ovviamente di quelli ubicati in Turchia) che si trova nella Kasba Iasari di Tunisi, un caro amico mi ha raccontato la storia di sua moglie, alla quale naturalmente ho dato il nome fittizio di Fadìa, che è originaria del Darfur, una regione del Sudan grande quanto la Francia, ubicata a Nord/Est, al confine con il Ciad.
Con il suo permesso e quello della donna, ho narrato dei fatti personali vissuti in quella porzione d’ Africa, per evidenziare quanto sia difficile la situazione delle donne sulle cui spalle è fondata la struttura sociale dei villaggi (e vi assicuro che la mia non è retorica considerato che sono proprio esse a procurare l’acqua, a coltivare i campi, a provvedere all’organizzazione della famiglia). Gli uomini hanno nei riguardi delle loro compagne un atteggiamento duro che spesso trascende nella violenza, perché non vogliono che si affermino socialmente, sostituendoli con successo in quei campi dove essi hanno fallito.
Questo racconto narra una storia nella storia e cioè del modo in cui le donne africane debbano combattere, non solo contro le milizie arabe che vengono inviate dal Governo del Sudan per sterminare i neri non musulmani, ma anche contro i loro mariti che sono arrivati addirittura ad unirsi con i nemici della loro Patria, pur di non riconoscere il ruolo spetta ad esse.

Per superare queste difficoltà, le donne si aggrappano fortemente ai loro sogni e fanno di tutto per realizzarli e volare in alto (Non abbiamo mai pensato che una donna stanca e sudata possa coltivare degli ideali, vero ? ).
Quando non ci riescono sono disposte anche a morire perché si sono stancate di essere solo degli animali da soma, sanno che la loro storia personale non verrà mai letta durante un telegiornale e non saliranno mai agli onori della cronaca, ma si trasformano lo stesso in valorose leonesse che decidono di non portare tutta la cacciagione ai leoni, ma di conservarne una parte e gestirla per il benessere dei loro figli ai quali desiderano dare un futuro più bello, come nel caso di Fadìa, la nostra protagonista, la cui famiglia ribellandosi agli usi locali, è riuscita nell’intento di provocare una vera e propria secessione che ha formato un nuovo grande villaggio abitato esclusivamente da persone che condividono idee innovative, compresa quella che rifiuta l’infibulazione che impedisce alle donne di vivere pienamente la loro sessualità inibendo il piacere e l’orgasmo.
Mi dispiace di non aver potuto usare la lingua araba o il dialetto berbero per raccontare la vicenda, perché le sensazioni forti che la gente africana prova si possono meglio esprimere con gli idiomi locali i cui termini non hanno una vera e propria traduzione nelle lingue occidentali, ho cercato comunque di fare del mio meglio.
Carlo Maria Vito Giuseppe PACIMEO

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Il fiore degli abissi

“Il fiore degli abissi” è un romanzo di mare, d’avventura e di amicizia ambientato in un angolo di terra e di mare che ha il sapore del Mediterraneo nel XVI secolo.
In un’isola di confine tra il mondo occidentale e quello islamico, uno schiavo liberato e il suo aguzzino, diventato a sua volta schiavo, si alleano per dedicarsi alla pesca del corallo e arricchirsi all’insaputa di tutti. Alla testa di un pugno di contrabbandieri dovranno fare i conti con la guerra che da sempre infiamma la loro regione e con le macchinazioni dei potenti, mentre equivoci, agguati, rapimenti, inganni, incontri con dame conturbanti e ragazze travestite, cementeranno la loro amicizia.

Sebbene i fatti, i luoghi e i personaggi siano del tutto inventati, ho cercato di ricostruire la collocazione storica, gli usi e i costumi, le culture il più fedelmente possibile, ispirandomi anche a situazioni reali (la vita sulla galea o nelle città di mare, le rivolte e le battaglie che riprendono nella loro dinamica eventi davvero accaduti come la rivolta dei Fieschi contro Andrea Doria o la battaglia di Lepanto). È esistita infatti un’isola di Tabarka vicino alle coste tunisine colonizzata dai genovesi e dedita alla pesca del corallo.
È strano per una donna scrivere un romanzo d’avventura in prima persona maschile, ma avevo voglia proprio di evasione, di fuga in altri mondi: calarmi nei panni di un giovane impudente e intraprendente in un contesto così lontano dalla mia realtà è stato entusiasmante e divertente.
Approfondimenti storici, notizie e chiacchiere varie intorno al romanzo si trovano nel blog www.ilfioredegliabissi.com

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Immota Manent

Brevi cronache pubbliche e private della città di L’Aquila.
E’ passata la tempesta mediatica. Le forti emozioni delle prime ore cedono ora spazio al pensiero. E’ il tempo dell’agire. Il terremoto ha portato via vite, ha distrutto edifici. Il terremoto attenta allo spirito di intere comunità. Evocare questo spirito è presupposto per tornare a vivere. E’ lo scopo del libro, scritto da chi sente un intimo legame con la propria città. Un progetto, una terapia perché compassione e solidarietà possano evolvere in comprensione e fratellanza. Gli undici racconti, accompagnati da disegni di luoghi della città, raccolgono brevi cronache pubbliche e private della città di L’Aquila. Delle istantanee che, adattando il motto sullo stemma della città, rimangono immutabili, perché, se è impossibile dimenticare, diventa oggi doveroso ricordare: Immota Manent. Il libro è proposto su www.ilmiolibro.it al prezzo minimo di costo, senza profitti per l’autore, perché vuole essere un contributo immateriale alla ricostruzione dopo il sisma dello scorso aprile.

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L’Arte Intellettuale

L’Arte Intellettuale è un volume nel quale lo storico dell’arte Luca Falace, documenta e pubblica la sua biografia letteraria ed artistica. Per quanto concerne le sue opere d’arte, egli riporta il lungo lavoro durato oltre un decennio di ricerca, in base all’analisi della storia dell’arte, attraverso l’approfondimento delle tecniche artistiche. In particolar modo nelle arti figurative. Una rigorosa analisi di uno storico teorico, ma a questo punto anche di un artista, un filosofo.
La documentazione letteraria e le opere figurative, contenute in questo volume, sono la testimonianza della sua lunga ricerca, durata oltre un decennio, sul significato delle origini delle attività creative. Lo stile e la metodologia dell’analisi dei vari studi e materie che egli affronta, pare che ripercorra una razionale e misteriosa genialità leonardesca. Opere letterarie filosofiche, oltre cento opere d’arte figurative, un innumerevole quantità di fogli di studio, disegni, sculture, installazioni, video-arte, design, opere musicali, innovativi ed originali ipotetici progetti scientifici e tecnologici. Il volume documenta la versatile capacità intellettiva e creativa dello studioso. Egli stesso tende a precisare a quale scopo può essere elaborata, la sua testimonianza delle sue ricerche e del suo operato:

“Le mie teorie filosofiche, artistiche e scientifiche non hanno alcuna presunzione accademica, ma registrano a mio avviso, una serie di intuizioni originali che andrebbero approfondite attraverso una metodologia appropriata. Il mio intento è quello di portare alla luce i relativi fenomeni e risvegliare le coscienze degli studiosi, che intraprendono la via della conoscenza. I miei libri di cultura, sono volumi senza finalità didattiche, tecniche o di espressione letteraria. Lo scopo è quello di pubblicare i propri studi, le legittime osservazioni e considerazioni personali. E’ grazie alla pubblicazione di un libro, che viene attestata e riconosciuta l’appartenenza della scoperta di concetti, idee, pensieri originali ed innovativi che potrebbero giovare il prossimo e l’intera collettività”.

Luca Falace

L’ARTE INTELLETTUALE
TUTTE LE OPERE IDEOLOGICHE, LETTERARIE, FIGURATIVE,
SCULTOREE, MUSICALI, FILMICHE E D’INGEGNO
PRESENTI IN QUESTO VOLUME VIRTUALE
SONO REGISTRATE PRESSO IL
MINISTERO DEI BENI CULTURALI.

TUTTE LE OPERE SONO ESPOSTE AL PUBBLICO
E FRUIBILI VIRTUALMENTE,
PRESSO LE POSTAZIONI MULTIMEDIALI
DEI SEGUENTI IMPORTANTI
MUSEI PUBBLICI NAZIONALI:

MAV – MUSEO DELL’AUDIOVISIVO
DDS – DISCOTECA DI STATO – ROMA

PAN – PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI

MAXXI – MUSEO NAZIONALE
DELLE ARTI DEL XXI SECOLO – ROMA

© Copyright – Luca Falace tutti i diritti riservati

Autore: Luca Falace
Editore: L’Opera Celeste Edizioni
Anno Pubblicazione: 2007
Genere: Catalogo delle Opere Artistiche, Musicali e d’Ingegno di Luca Falace
Arte & Scienza
Volume: Cartaceo/E-Book
Pagine: 340

(Catalogo Gratuito – Visionabile presso i Musei Pubblici Nazionali)

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